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martedì, novembre 08, 2005

Perdere la faccia

Il cavalier Benito Mussolini è riuscito a evadere dal manifesto con cui Forza Italia saluta l’anniversario della caduta del Muro. Accanto a Hitler, Stalin, Castro e Saddam, despoti con tutti i quarti di tirannia in regola, sul papiro berlusconiano ha trovato spazio Bin Laden, che dittatore tecnicamente non è, facendogli difetto uno Stato o una trasmissione domenicale su cui esercitare il potere assoluto. Nessuna traccia invece della Buonanima, l’unico autocrate che l’Italia abbia saputo sfornare negli ultimi cento anni, se si escludono Arrigo Sacchi e la moglie di Celentano. Scartata la pista che dietro la fuga di Mussolini ci sia come sul Gran Sasso un’audace manovra della Luftwaffe, non resta che valutare le ipotesi più probabili. 1. A sbianchettare il Duce dai manifesti è stato il revisionista D’Alema, per poterlo processare con comodo a casa sua, all’insaputa dei partigiani e di Fassino. 2. E’ stato Berlusconi, in un soprassalto di gelosia. Non vuole altri italiani nell’album dei dittatori, dal momento che non è riuscito a diventarlo lui. 3. E’ un’iniziativa personale di Bondi, che conoscendo l’idiosincrasia del Capo per quelli che portano barba e baffi, ha ritenuto Mussolini troppo privo di peli (in faccia) per poter essere un cattivo vero.Quanto all’eventualità che si tratti di una furbata per non irritare i nostalgici che votano Casa delle Libertà, non va ovviamente presa in considerazione. (Gramellini, via La stampa*)

Il manifesto, qui.