niño

mercoledì, novembre 08, 2006

Baroni rampanti

Il pezzo di Zambardino, qui, mette in fila una serie di considerazioni sull'accesso alla professione. La mia ma più in generale quella di molti altri che hanno a che fare con ordini/corporazioni/colloqui illusori/selezioni/Botte di Culo Improvvise.

Nel 2002 lo spartiacque era stata la fine della laurea di primo livello e l'impossibilità di iscriversi alla Scuola di giornalismo. Anzi, al test della scuola di giornalismo. Sul momento la cosa era stata motivo di profonda incazzatura. Poi ho avuto più tempo per lavorare. Per scrivere e imparare. Per farmi conoscere. E intanto l'accesso alla professione è rimasto incasinato e conflittuale. Ho puntato sulla professionalità, lasciando che siano altri - il tempo, le conoscenze, le Coincidenze - a stabilire se e quando sarò pronto per essere un professionista della comunicazione. Nel frattempo lavoro. A testa bassa convivo con l'incertezza sul futuro. Ma è una sana incertezza, che non ti fa sentire arrivato e ti spinge a migliorare. E se tutto questo non portasse a niente? Impossibile. Al massimo non ti porta dove avresti pensato di arrivare. Ma al tuo posto arrivi sempre, sta sicuro.