niño

mercoledì, gennaio 30, 2008

Una citta' che respira

Se ti butti giù dal letto alle 4.30 incroci un silenzio padrone della strada. C'è una città che respira, abitata dal rumore di un'auto lontana, un pulviscolo di suoni attutiti e adagiati su poche eccezioni. Ci sono le scarpe con il tacco sulla banchina, la saracinesca di un bar, il cinquettio solenne di due alberi animati. Le suole sopra i sassi aprono le danze a luci - ancora - spente. I binari assonnati riflettono un lento dispiegarsi dei minuti, e delle ore, del giorno che pompa sul sedile accanto.