niño

venerdì, giugno 10, 2005

Luce lucida

Il bello di avere un amico genialoide. Diffonderne l'impianto verbale, il piano dell'opera. Lo conoscete qui.
«Quando, al mattino, si precipitarono nel suo appartamento, trovarono tutte le stanze vuote. Della sua presenza, nessuna traccia. Un rivolo d’inchiostro nero disegnava una curva sul pavimento, vicino all’ingresso. In molti - e tra i molti il sottoscritto - si accorsero che le pareti delle stanze erano completamente ricoperte di minuscole scritte. Dapprima, parvero delle annotazioni, brevi frasi riportate ad inchiostro nero direttamente sulla calce bianca. Mi avvicinai, e cominciai a trascrivere su un quaderno quella che, di parete in parete, come di pagina in pagina, sembrava essere una storia. Poi, quando la luce del mattino cominciò a filtrare dalle finestre e riempì le stanze, quelle parole di china sulle pareti presero a brillare di un riflesso argenteo. Tutt’attorno, minuscole macchie d’inchiostro, come minute ombre brillanti, luccicavano nella penombra». (adrianod'aloia)