niño

lunedì, giugno 06, 2005

Pensiero pirla

Quando Umberto Eco stava scrivendo il Pendolo di Foucault (a mio modesto parere, il suo capolavoro arrativo; molto più diffuso il parere che il mondo si divide in due: quelli che preferiscono Il nome della rosa, quelli che preferiscono Il Pendolo di Foucault) teneva corsi universitari su filosofie ermetiche e esoteriche, affettuosamente ribattezzate "pensiero pirla". Mi pare che questa dizione potrebbe risultare utile oggi, quando si scambia Il Codice da Vinci e, peggio, i libri che hanno ispirato Dan Brown per "cose che fanno pensare". Come romanzo, va (quasi) benissimo. Come manuale di teologia è un'evidente ciofeca.
(Lessico e Nuvole, Repubblica *)