niño

domenica, gennaio 08, 2006

Un'emozione fortissima

Oggi, dopo 26 anni, ho incontrato gli occhi di mio nonno.
Da qualche giorno gira per casa un dvd dove sono state riversate feste della comunità e giochi rionali degli anni '60 e '70. C'era un po' di curiosità, si diceva di certe immagini di mio papà adolescente. Ma vedere è stata un'altra cosa.
Da sempre il ricordo del nonno è legato alla mia firma, ai racconti e a quella foto - vicino alla sua tomba - che ero abituato a vedere sul comò della nonna. Uno sguardo fiero, dignitoso, di chi passata la guerra aveva scelto di ricominciare. Aveva visto e toccato il dramma e non si era fermato. Un italiano normale in grado di metter su famiglia, portare la sua sposa in vacanza, far sacrifici e trasmettere una grande passione per la vita ai suoi due figli. Non fece in tempo a essere nonno ma per noi nipoti è sempre rimasto il Papà del nostro papà.
Se ne andò troppo presto mostrando che il Padre - l'Altro, il Primo - ti vuole bene di un'Amore che non ti aspetti e, tante volte, nemmeno ti spieghi. Magari manco lo accetti.
Ebbene, oggi, ho visto gli occhi di mio nonno. Si muovevano correndo dietro a un pallone sopra un sorriso che mi ha confermato pace e sicurezza, dignità e rigore, semplicità e fiducia nel futuro.
Ho visto mio nonno correre a bordo campo incitando una delle tante squadre che gli erano state affidate. Siamo abituati a pensare ai nostri nonni per quello che sono ora: ma la storia che sono stati è qualcosa di straordinario. Nella quotidianità del loro impegno a servizio della famiglia, nel timore di arrivare alla fine del mese, nel coraggio di ripartire dopo gli errori fatti. Alla fine, il mio nonno, è il marito e il papà che vorrei essere. Nei casini, nella pazienza, nei denti stretti, nei rimproveri, negli incoraggiamenti,

nella vivacità gentile.

Un signore con un maglioncino bordeaux, oversize e con un accenno di pelata, corre leggero su un campo di oratorio. Si volta con sguardo buono, fa un sorriso al cine-operatore, un gesto di saluto accennato con la mano e poi via. Contento.