niño

lunedì, settembre 25, 2006

Fattore T

Di notte, adesso, lo tengo acceso.
Lo squillo, come prima, non lo sopporto. Mi resta sempre il dubbio che fosse una telefonata persa.
Il costo - degli sms - continua a sembrarmi eccessivo. Se ne parla, fenomenologicamente, qui.
Mi fa piacere che gli studi di Barbara Scifo siano approdati alla dignità di postblog. L'ho incontrata due o tre anni fa in università. E ancora la ricordo come persona informata dei fatti.

4 Comments:

At 4:00 PM, Blogger nutelman said...

Ieri mattina Vittoria, sempre lei, ha preso il telefono della mamma, lo ha aperto e ha schiacciato "5" e poi invio, come ha visto fare tante volte. "Papiiii... Ciaooo... Quando arrivi?". Ha due anni e mezzo.

 
At 5:01 PM, Blogger Clark Kent said...

Odio profondamente lo squillo e mal sopporto chi li fa. C'è chi li usa a mo' di conferma di lettura, chi come pseudo-saluto; i primi li considero troppo scientifici, i secondi non li considero proprio!
Vorrei disintossicarmi... anche se devo ammettere che il mio resta sempre acceso giorno e notte... tuttalpiù senza suoneria!
Spero di riuscire a fare come con l'orologio...

 
At 5:35 PM, Blogger Gift said...

Io di notte lo spengo. Credo che se il mondo stesse per implodere, di sicuro non chiamerebbero me, e soprattutto non vorrei saperlo prima!
Lo squillo è una tecnica risparmia soldi. Ovviamente va utilizzato solo tra persone che INTENDONO, altrimenti bisogna scrivere altri 2 sms per spiegare il senso, e allora che guadagno c'è? Il problema è quando uno ti risponde con uno squillo quando la domanda prevedeva una risposta effettiva... Tipo, quando ci vediamo? e uno ti squilla....

MAH!

 
At 11:39 AM, Blogger Cirano said...

il problema del linguaggio è il tema chiave della filosofia del novecento...

 

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