niño

domenica, gennaio 14, 2007

Scarpe

La zona di Agra offre sentori di umanità scalza. Si visita il tempio
dell'amore perduto e perso, il Taj Mahal. Si entra dopo una lunga coda,
fatta di sguardi stanchi e preoccupazione tecnologica. Tutti i cellulari
sono requisiti e messi nel deposito: una stanza con montagne di cellulari,
pacchetti di caramelle e calcolatrici. Io discuto con la guardia, mi
rifiuto di consegnare l'Ipod (che Renato Zero disturbi il sonno degli
ospiti del mausoleo?) e alla fine la sfango. Sole e tanto bianco, dalle
pietre al riso, piatto del momento. Il caldo ci gira intorno, ma il sik che
guida il nostro pulmann non ha tempo di accendere i ventilatori messi lungo
il corridoio: ci sono I rickshaw da seminare.