niño

lunedì, luglio 04, 2005

Liberi liberi siamo noi

"Libertà di parola, libertà di fede, difesa dei singoli cittadini dall'arbitrio degli stati criminali fondati sulla violenza: queste sono le basi della nuova europa". Queste parole costarono la vita a Sophie Scholl, condannata a morte (per decapitazione) a 22 anni dal tribunale nazista. Sophie con il fratello faceva parte di gruppo antinazista nonviolento universitario di ispirazione cristiana (la rosa bianca appunto), composto da nemmeno 50 persone tra studenti e alcuni professori (quante divisioni ha il papa, chiedeva stalin di lì a poco...). La gestapo torturò sophie per quattro giorni, dal 18 al 21 febbraio 1943. Lo sgherro della gestapo che conduceva l'interrogatorio le chiese alla fine: "Signorina Scholl, non si rammarica, non trova spaventoso e non si sente colpevole di aver diffuso questi scritti e aiutato la resistenza, mentre i nostri soldati combattevano a stalingrado? non prova dispiacere per questo?", lei rispose: "No, al contrario! Credo di aver fatto la miglior cosa per il mio popolo e per tutti gli uomini. Non mi pento di nulla e mi assumo la pena!" (michelelembo)