niño

venerdì, gennaio 19, 2007

Perle accese

Le 18 ore di lavoro di ieri si son concluse, come sempre, con qualcosa da
stampare al business center... La notte è passata tranquilla, dopo la cena
indiana e la passeggiata su un lungomare affollato da altri volti, gli
ennesimi della giornata, che invocano pietà. Nel caos lussuoso dell'albergo
ci si scrolla dai vestiti polvere di miseria. La mattina è dedicata alla
gita in barca: si attraversa la baia di fronte a Mumbai, e il mare anticipa
le parole che - poco dopo - ci confida una cooperante che vive qui da un
anno e mezzo. L'India è terra di contraddizioni, continente confuso e
incofondibile, capace di grandi slanci ma anche di enormi brutture. Il mare
ha il fascino delle avventure che qui sopra sono state raccontate. Ma è
avvelenato, schiuma una rabbia rassegnata per chi lo ha abbandonato. Un
mare profondo, come la storia di questo popolo, ma che ha bisogno di aria,
di un cielo terso per brillare nel futuro.