niño

martedì, gennaio 23, 2007

Un cuore che nuota

Fidarsi uno dell’istinto dell’altro. Contemplare l’estasi di un sorriso e frenare la pulsione sotto l’arco della stanchezza. Immergersi nella sintonia delle parole, applaudire alla ricerca di un senso per quello che sta accadendo. Svegliarsi sotto l’emozione tachicardica di un pensiero ribelle. Rimettere in fila le frasi, per paura di perdere una sfumatura. Punti esclamativi che ti vengono in mente quando stai facendo tutt’altro e, fermandoti, sorridi a un te stesso che

ancora

non c’è. L’essere sospeso sopra un filo d’acqua, e increspare il cuore con il vento del futuro. Ho bagnato la lingua nell’acqua del mare, mi sono sdraiato al sole, ho aspettato che venisse sera perché solo di notte le stelle mi fanno compagnia. Una settimana al largo, spingendo e remando mentre l’orizzonte cambia. E s’insapora. E ci prendo gusto. E mi piace.