niño

giovedì, giugno 02, 2005

El sendero

Correva a fianco. Poi all'improvviso tutto si è fatto più verde, più grigio, più azzurronebbia. Più variopinto, a suo modo.
Ma non fuori, bensì dentro. Perchè fuori tutto può anche rimanere uguale, ma l'animo terso che regala una passeggiata immersa nell'amicizia è una cosa del dentro. Come i sogni. Cheppoi quando mi sveglio non me li ricordo più. Eppure ci sono stati, senonaltro per quell'inguaribile piacevolezza di stare a guardare nel vuoto e sognarsi altrove - quello sì che lo ricordo - nei momenti più disparati della giornata.
Non è un sogno una carezza rubata, il fiato interrotto da una risata vissuta, vivente, vivace.
Non sono sogni nemmeno quelli che sembrano tali. Progetti di spazi-mondi che non sono ancora visibili. Eppure appartengono al futuro della nostra retina, del nostro muscolo-cuore.
Mi immergo nel marrone di un tavolo su cui incido segni di vita e nel nero asfaltato della strada che mi trovo davanti.
In un angolo dell'anima - scesa la quiete della notte - mi è dolce ripensare, dipingendo sopra colri ancora freschi per cercare il mio quadro. Quello che vorrei appendere di fronte al mio letto. E ritrovare domattina, pronto ad abbracciarmi - con i suoi colori - al mio risveglio.
I gialli raggianti, i bianchi tratteggiati, i freschigrigi, i vuoti e i pieni. Dove spingo il pennello? Qual'era l'inizio che conteneva già tutta la fine?
Correva a fianco. El sendero de la vita.

Camminando

L'acqua ricopre
sassi che non esistono
frasi pensate troppo
per essere dette
circondano l'oggi

- accellerazione lenta e pensante -

e bucano il reale

mercoledì, giugno 01, 2005

La mia prima maglia rosa

Una notte ritornando
in bicicletta
gli occhi sulla strada
la testa / altrove
precipita solerte
sui freni senza fine
un fischio che accompagna

fari
che si allontanano

e malinconico suono
riporta la mente al dì non ancora concluso
e già rimpianto
dell’incontro
dell’incanto

fiato
sulle gambe della fatica
un abbraccio sognato
sulla catena
in ciclo
alla vita
si ritorna con lena

Solletico ai piedi

Cerchi di vita legnosa
si spostano,
lontani,
il fiato riprende
la corsa.

L'anima ha angoli.

Dentro la fragranza
si spande e tutto colora
tiepida
la pelle
curve d'amore
luccica il pensiero/retto/maledettamente retto
gravido di te.

martedì, maggio 31, 2005

Al telefono

Discorrendo di vita referendaria qualcuno mi ha detto: l'etica ci salverà.
Non capisco ma mi piace pensare che possa arginare l'onda maiala e trucida di chi distorce il Mistero - dell'essere-che-si-compie - e si presenta alla platea del dibattito sul referendum carico di moralità auto-impartita, egomisurata, happy&liberty&empty-volontà.
Mi hanno stufato. Quelli che non si accontentano di dire la loro. Vogliono anche dire la mia.
No grazie. Mi avete veramente stufato. *