niño

venerdì, novembre 11, 2005

Manifestación

Por el prestigio en la enseñanza.

Por una educatión en libertad.

Aquì.

Fenomeno

Quanto pesa? – chiese Libero Parri, pensando ai quarantadue chili di suo figlio.
- Niente, se ce l’hai sotto il culo e non smetti di dare gas.


Cos’, qualche giorno dopo accadde a Florence di alzare lo sguardo sulla campagna, senza nulla aspettarsi se non la tranquillizzante immobilità di sempre, e di ricevere invece la sorprendente apparizione di un animale dal cuore meccanico che violava le più banali regole della fisica piegandosi su un fianco, in una posizione impossibile, a disegnare la stretta curva che conduceva al fiume. L’animale portava appeso sulla schiena il corpo lieve di un ragazzino, posato su di lui come uno straccio bagnato, ad asciugarsi al sole. […]

Ultimo fermò la motocicletta proprio davanti a sua madre. Non capiva cosa poteva esserle successo. Spense il motore e si tirò su gli occhiali. Non sapeva bene cosa dire. Poi disse:
- Non ce la faccio da solo a metterla sul cavalletto.
Florence alzò lo sguardo su di lui. Si passò una mano sugli occhi. Sentì il buio sparire.
- Ti aiuto io -, disse.
Stava sorridendo.
Dov’eri cuore mio, leggero e bambino, dov’eri finito?
- Ti aiuto io, fenomeno.

(Questa Storia, AB, pag. 60/61)

Oggi, qui.

giovedì, novembre 10, 2005

Nessun angolo nell'universo

E adesso siamo occhi negli occhi e non serve a niente parlare
ho la mappa di tutti i tuoi nei la potrei disegnare
nei tuoi occhi ritrovo i miei giorni di qualche anno fa
le domeniche senza far niente
e voglia di sincerità,
parliamo un po'
raccontami quello che fai
sei la stessa che un giorno m'ha detto "non ti lascerò mai"
quando un giorno di notte m'hai detto "non ti lascerò mai"
quando un giorno di notte t'ho detto "non ti lascerò mai";

Nei tuoi occhi mi ritrovo nell'attimo prima in cui sto per baciarti
l'universo si ferma un istante
perché vuole ammirarti
tutto il resto mi passa alle mani
come la sabbia del mare
resta solo un diamante che brilla e che continua a brillare
ogni volta che mi torni in mente continua a brillare
in un angolo della mia mente
ti continuo ad amare.


(Lorenzo, 1994)

mercoledì, novembre 09, 2005

Post multiplo

Un po' di storia, commentata come sempre con maestria da Menniti, qui.

Una mirabilia del design, per chi ama entrare in casa e appoggiare tutto da qualche parte. Anche se è in vacanza. Qua.

La musica che vorrei recuperare, dopo gli Over the Rhine. .

martedì, novembre 08, 2005

Per esempio

Avrei bisogno di più tempo per leggere.
Mi piacerebbe poter scrivere dei santi che ho incontrato.

Per esempio.

Credo che sia importante avere davanti testimoni come Charles de Foucauld, qui.

Perdere la faccia

Il cavalier Benito Mussolini è riuscito a evadere dal manifesto con cui Forza Italia saluta l’anniversario della caduta del Muro. Accanto a Hitler, Stalin, Castro e Saddam, despoti con tutti i quarti di tirannia in regola, sul papiro berlusconiano ha trovato spazio Bin Laden, che dittatore tecnicamente non è, facendogli difetto uno Stato o una trasmissione domenicale su cui esercitare il potere assoluto. Nessuna traccia invece della Buonanima, l’unico autocrate che l’Italia abbia saputo sfornare negli ultimi cento anni, se si escludono Arrigo Sacchi e la moglie di Celentano. Scartata la pista che dietro la fuga di Mussolini ci sia come sul Gran Sasso un’audace manovra della Luftwaffe, non resta che valutare le ipotesi più probabili. 1. A sbianchettare il Duce dai manifesti è stato il revisionista D’Alema, per poterlo processare con comodo a casa sua, all’insaputa dei partigiani e di Fassino. 2. E’ stato Berlusconi, in un soprassalto di gelosia. Non vuole altri italiani nell’album dei dittatori, dal momento che non è riuscito a diventarlo lui. 3. E’ un’iniziativa personale di Bondi, che conoscendo l’idiosincrasia del Capo per quelli che portano barba e baffi, ha ritenuto Mussolini troppo privo di peli (in faccia) per poter essere un cattivo vero.Quanto all’eventualità che si tratti di una furbata per non irritare i nostalgici che votano Casa delle Libertà, non va ovviamente presa in considerazione. (Gramellini, via La stampa*)

Il manifesto, qui.

lunedì, novembre 07, 2005

Mi diverto anche ad andare piano

Per chi se la fosse persa, la puntata di ieri sera dello speciale Tg1: Vasco, Baricco e papà Graziano parlano del buon Valentino. Merita, qui.

Profonda velocità

Rumiz racconta un'Italia sotterranea e coriacea. Mondi sommersi e uomini coraggiosi. Buona lettura, qui.

domenica, novembre 06, 2005

Do you speak salento?

Visto il clima novembrino mi rifaccio con il ricordo del sole pugliese.
La tecnologia fa nascere - a volte - strani accostamenti, mix di immagini/suoni/persone che non sono nati insieme. Ma messi uno accanto all'altro si trovano bene, colorano e rendono più vivace un pomeriggio grigio.
Un mix brithis pugliese che ripropone occhi e profumi ormai lontani. Ma belli, almeno quando li ho vissuti. Qui.