niño

sabato, gennaio 28, 2006

Prove in corso

C'è aria di neve, qui.

venerdì, gennaio 27, 2006

Ieri sera
















Update: questa mattina, qui

martedì, gennaio 24, 2006

Un uomo che parlava il calcio

Aggiornamento, aperto il podcast di Rembò. Qui.

Della musica, delle rovesciate, della corsa, di quei tempi ve ne parlai. Minchia se ve ne parlai...

Inarrivabile, come l'esperto di calcio della famiglia che imprime la fede calcistica.
In ogni bambino, nei miei occhi anni fa. Gli stessi con cui guardo oggi il campo - e la palla - e la maglia.
La squadra, gli uomini, i campioni.

Parole scritte vicino vicino, da duecento post a questa parte. Mi piace ricordarmi così.

lunedì, gennaio 23, 2006

Cor Unum

"Questo Dio ha un volto umano e – possiamo aggiungere – un cuore umano".

Poche frasi, però da leggere, qui. Il Papa anticipa l'orizzonte della sua enciclica.

Biglietto di ricordo

Nella moda feticista di accumulare oggetti e beni inutili in un angolo della casa o della mente io mi inserisco a pieno titolo sul versante dello Scontrino Diario.
Questa speciale libreria degli acquisti viene sapientemente costruita in una delle tasche del mio portafoglio, pronta per dare fastidio ogni volta che si cerca una banconota, un biglietto da visita, un appunto.
Gli scontrini rimangono sepolti vivi per mesi e mesi, dimenticati come garanzia scaduta e apparente. Poi, una sera a caso, in un impeto di ordine malinconico ho messo in fila i ricordi.
Accumulati sul tavolo della cucina c’erano oltre due anni di caffè, acquisti vari, vacanze, pompe di benzina abruzzesi, autogrill bolognesi, abbonamenti del treno, pranzi in mensa. Un mondo – parallelo – che mi sono potato dietro per molto tempo e che per molto tempo si è portato dietro me.
Ho ritrovato pezzi di carta lucida senza più traccia di inchiostro: lo scontrino che non c’è ti lascia imbarazzato per un attimo, poi diventa l’occasione per sognare, nel gioco insistito di fare uno sforzo per ritrovare un luogo, una cassa, un pagobancomat di un giorno qualunque, un autunno fa.
Son saltate fuori un paio di sere al Refusion / che la vita girava a un’altra velocità/, la pezza giustificativa della nuova mountain bike, una colazione a Collecorvino (mattina presto, gente che dorme, suore spaventose). Insomma sulla strada verso il letto, una domenica sera, ho incontrato brioches riscaldate – parole dette a bassa voce – occhi spenti a inizio settimana – la gioia incontenibile di un anello (quello) – la pizza mangiata una certa notte.

Lo Scontrino Diario è un’esperienza: rimane un buon modo per fare i conti a fine giornata (magari senza lasciar passare due anni) e soprattutto è un dispositivo di memoria portatile, un Iscont di vecchia generazione, da far leggere agli amici, meno alle fidanzate.