niño

sabato, aprile 08, 2006

Ventuno - punto - nove

Un paio di mesi fa avevo fatto il test ma la situazione era così incasinata, così già/tutto/è/deciso, così tanto/vincono/questi, così così che alla fine, il test, non mi dava nessun risultato.
Negli ultimi giorni ho visto che in tanti si sono appassionati. Spero che tutti questi vadano a votare. Rischiamo sorprese dell'ultim'ora.
A questo punto potevo continuare la mia astinenza da blog pre-elettorale per fare un po' di igiene mentale dopo un mese e mezzo di campagna vissuta pericolosamente. Il pericolo più grande è stato infatti quello di mollare tutto e tutti. Quello di tirare i remi in barca e sottomettersi a ciò che tutti danno per scontato. Invece si è andati avanti, sui gomiti e con gli occhi stanchi, con la testa piena di parole e dati e slogan e immagini e telecamere e registratori digitali. Alla fine sono arrivate anche sensazioni positive. Quelle di un popolo che non si disinteressa del proprio destino, di imprenditori preoccupati - in ogni caso - di cosa li aspetta, di giovani che magari non hanno il buontempo di scendere in piazza con cartelli troppo veri per essere veri ma comunque ci sono, applaudono, scrivono email (mamma quante mail, vero LadyELisa?), gente incazzata ma non cattiva, mamme che hanno una visione più terra-terra della vita.
Insomma, 40 giorni on the road con la curiosità di vedere come andrà a finire. Chi vincerà? Di cosa si parlerà dopo? Chi alzerà le braccia al cielo? Io no. Almeno non lunedì. Io vorrò capire chi-farà-cosa. E poi esulterò. Come ho fatto in questi anni dopo alcuni provvedimenti del governo (la legge sulla fecondazione assistita, l'abolizione della leva obbligatoria, la difesa della libertà di educazione, la riforma universitaria, l'introduzione di nuove aliquote). Poi magari alzerò la voce per capire chi mi risolverà i tanti problemi che questo governo non mi ha risolto (l'incertezza lavorativa per troppi giovani amici, la mancata moderazione dei prezzi delle case, i cronici problemi di mobilità che affliggono noi pendolari, la pochezza dell'innovazione made in Italy che fa appiattire le nostre città e le nostre imprese, gli ancora troppi soldi che butto nel calderone Inps senza mai sapere cosa ne sarà di me).
Dunque: chi è disposto a darsi da fare? C'è qualche volto nuovo che si affaccia e fa spazio a idee-mondi-spazi diversi, meno vecchi in partenza, più proiettati sul futuro che sulle beghe del passato?
Se c'è qualcuno, batta un colpo. Alzi lui la mano. Faccia 'sto diavolo di primo passo. Che noi, più o meno addetti ai lavori, c'abbiamo voglia di fare, di dire, di contribuire. Ma soprattutto di
cambiare.

ps: i risultati, completi e trasparenti, del mio test.
Qui.
ps1: Andrea Doria è il nick da pirata spaziale (chi vuol capire...)
ps2: il 21.9 (distanza dal partito) che mi separa da Rifonda è una delle cose che già oggi, a 48 ore di distanza dalla chiusura delle urne, mi fa alzare le braccia al cielo ed esultare. Il 21.6 dai Verdi e il 21.5 dai Comunisti Italiani mi rasserenano. Proprio così coglione non sono...

lunedì, aprile 03, 2006

Si alzi e venga alla lavagna

C'è una nostalgia che ti prende di fronte a un paesaggio che lasci, magari dopo qualche giorno di vacanza.
C'è quella - bastarda e pungente - di non averci provato, quella volta là.

C'è poi quella - divertente e autoironica - che ti riporta dietro i banchi di scuola. Tipo qui.