niño

sabato, luglio 16, 2005

Sound of mountain

giovedì, luglio 14, 2005

Sol unzioni

Non se ne parla fino a nuovo ordine. *

mercoledì, luglio 13, 2005

Stato d'essere

Disteso, sotto le foglie del tempo, guardavo in alto – attratto e già sconfitto – dall’incerta eternità. Il primo tentativo – penetrare le tenebre – è fallito. Riprovo fissando il volto già noto degli impegni in agenda. Qualcosa mi sfugge. Ricaccio indietro il sonno per afferrare la profondità della domanda: Dove andremo?
Piango in attesa di cogliere, mi sta aspettando – lo so, lo sento – ai piedi (in piedi) al letto, la certezza del millesimo di secondo. La risposta chiara e i-ne-so-ra-bi-le di ciò che è appena stato.
L’essere stato.

Strana condizione. Sono io, mi percepisco “vissuto” eppure non ancora compiuto. Sono accaduto ma non completamente. E allora posso voler dire ( ovvero significare me stesso) essere stato pensato, scritto, disegnato, detto, deciso, sospeso, ufficializzato, ripreso, raccontato, fregato, deriso, amato, sottovalutato, operato, informato. Sono. Stato.
Il sospetto è quello di non poter mai raccogliere tutto quanto si è seminato. Un millesimo di secondo dopo essere stato, tutto mi è più chiaro. La sfuggevolezza è la matrice delle mie mappe quotidiane. Mi alzerò, confuso e proteso, e inizierò a disegnare la mia rotta. Nel chiacchiericcio di sottofondo capirò che altri sono già passati dagli stessi scogli. Qualcuno ha gettato una boa in mare per provare a circoscriverlo. Ma non si può definire il mare. Il mare non è stato. Il mare è. La rotta è.
Il viaggio è stato.
Bello. Interessante, pericoloso, lento, tranquillo, veloce, travagliato.
Allora cosa si fa? dove andremo, appunto?
Ti prepari, cerchi di dormire un po’ per riprendere le forze, preghi, consulti tutte le mappe. E il giorno dopo riparti.
E il mare ti sorprende. Rifai le stesse mosse e ti ritrovi soffiato da un’altra parte, lungo una costa che non conosci, incroci banchi di pesci mai visti, ascolti un vento nato chissà dove.
Qua ci sei già stato. Si, ma oggi è tutta un’altra cosa.
Sto dormendo. To sleep for a sailing break.
Senza rumore, la notte è ferma.

L'arco dei desideri

Ferma è la notte
testimone di un avvicinarsi lento
i-ne-so-ra-bi-le
sottende l'arco
dei desideri tentati,
vincoli proibiti.

Parole invisibili
inseguono la mente,
sconvolgono e piangono
le luci diurne
- dov'è tanta chiarezza? -.

* per chiari-menti passa al post successivo

lunedì, luglio 11, 2005

Open for business

La normalità, quella cercata con ostinazione e dignità. Dopo la disperazione, largo alla speranza. Qui.

domenica, luglio 10, 2005

Indemoniate

Succede in Turchia, qui.