niño

venerdì, luglio 01, 2005

Il sesso della Vita

A tre settimane di distanza i grandi media lasciano nell'ombra i temi del referendum, la sensibilità pro (v) vida, i dubbi e le perplessità di fronte al Mistero.
Nel frattempo si fa strada il nonsenso comune che vuole portare la società - i giovani che in questa società crescono, vedono la tv, vanno a scuola, leggono e ascoltano musica - a considerare famiglia un soggetto in cui non ci siano un uomo e una donna portatori di diversità creativa e co-creatrice. Basta la libertà, basta il diritto, basta il desiderio: la strada intrapresa dal governo spagnolo ci dice questo.
La responsabilità, la fiducia, la ragione sono i riferimenti dimenticati: parole cariche di sapienza, che raccontano di un'identità, non hanno paura della verità.
Eccoci qui. Ritroniamo a quanto detto qualche settimana fa. C'è un mondo, quello delle coppie di fatto - dei figli scaricati alle nonne - degli insegnanti senza passione - dell'infedeltà eretta a garanzia del desiderio eterno, un mondo che ha paura della verità. Non quela che posso raccontare io nè quella confessionale nè quella filosofica. La verità dell'esperienza umana più intensa: un bimbo che nasce dopo una carezza profonda, scende dalla braccia di papà per trotterellare di corsa verso la sua mamma. Una donna, un uomo, il Mistero che svela l'Amore. Perchè tutto questo fa così paura? Perchè si disconosce la dimensione fondamentale del tuo essere creatura bisognosa di affetto?
Vogliamo una generazione che sappia dire solo "papà"? O solo "mamma"? E poi abbia molti zii, o presunti tali, tutti convinti e convincenti nel sostenere questa gran battaglia di civiltà, il diritto alla pari dignità.
Ma quale civilità e quale dignità: quella che i sostenitori del zapaterismo de' noaltri promuovono è semplice, impura e miope viltà.
Non è la battaglia per la tutela del sesso debole: è la difesa ad oltranza del sesso vile, mediocre e bastardo che rende l'uomo animale - guidato dall'istinto, incattivito dalla pretesa libertaria - e spinge verso l'abisso la famiglia, l'essere madri e padri, il senso stesso di essere figli.
Non chiudiamo gli occhi: informiamoci ed esprimiamo le nostre idee. Ad esempio leggendo qui.

Re-face

Mettetevi alla prova.
Se vi piace il genere cartoon V.M. 18 qui potete sbizzarrirvi.
L'idea è reciclabile per alcuni biglietti di compleanno...
Il tutto, qui.

mercoledì, giugno 29, 2005

Ma num, chi sem?

I segni del declino, la televisione specchio di una società, la famiglia ideale del Mulino Bianco, etc. etc.
Tutte cose ridette con gusto qui.

Hate something

Su gentile segnalazione (Emmebi*) vi invito a mia volta a visionare lo spot del nuovo motore Honda. Lo trovate qui.
Emozionatevi.
Vale.

Immagini residuali

In giornate simili l'unica è trovare il punto e fissarlo, lavorare di esclusione, in levare, mai pensare al passato (past-time), mai pensare i pensieri del passato che poi si ripercuotono sul futuro...

Oggi mi sono imbattuto in una serie di blog. Sono uscito dal magico quadrilatero (pedro-circle-peraria) e mi sono fatto una scorpacciata di post.
Non è micafacile stare dietro ai deliri di tutta questa gente. Ho deciso di continuare a non mettere altri link se non quelli di gente che conosco-conosco. Ma alcune voci meritano di essere ascoltate. Per esempio, mi sono divertito il 7 e il 26 maggio qui.

lunedì, giugno 27, 2005

Rete di nuvole

La prima visione l'ho avuta due estati fa in quel di Londra. Grandi pannelli ti aspettavano fuori dal tunnel della Tube. Stavo andando al British Museum e mi sono perso guardando questi colori. All'aperto, sotto la volta del cielo, ho sperimentato per un attimo la sensazione del contadino del Basso MedioEvo che entrava a Chartres...
Nella Net_era mi è sembrato di poter navigare per le strade, i sassi e le case del mondo sdraiato sopra una nuvola, leggero e penetrante. Al termine del tour mi sentivo carico di espressività come se la nuvola si fosse fatta carico di ogni minuscola parcella di acqua trovata lungo il suo peregrinare.
Ora mi ritrovo a guardare questi fotoquadri alla luce di un monitor 17".
Vi invito a fare un giro. Per alimentare i colori dei vostri sogni, questa notte.
Grazie a Yann Arthus-Bertrand, che trovate qui.

Linea d'arresto

Girando per Tocqueville, la città dei liberi, ti può capitare di trovare blog più o meno deliranti. Avevo già postato 1972, oggi vi consiglio alamesondeluligan... lo trovate qui, con un pezzullo interessante sulla vicenda, tragicomica, degli 007 Usa smascherati e ricercati per sbaglio (o per grandeur).

Aria di derby

Vi aspettavamo. Siete arrivati.
E adesso... derby.
Pungente come al solito, Gramellini's speaking, qui.

C'è dell'altro

A chi ama scrivere ma non sa cantare,
a chi ama fotografare ma non sa dipingere,
a chi ama dormire ma non sa esser puntuale,
a chi ama nuotare ma non sa veleggiare...

c'è dell'altro. Oltre al blog. C'è il fotoblog.
Alcuni esempi, qui e .