niño

sabato, ottobre 14, 2006

Onda rossa

Non dico Giorgino Bush, non dico il semperalegher Ronaldinho, non dico il neonobel Pamuk.
Ma dieci minuti fa - mi dicono - Garrison ha mostrato il fenomeno dell'anno dalla De Filippi. Per la cronaca qui se ne era già abbondantemente parlato.

venerdì, ottobre 13, 2006

Indagine di mercato

Chi ha notizie sulla reale efficacia di questi ritrovati della scienza e della tecnica? Qua.

E.T. telefono casa

C'è vita intelligente sulla terra: qui.

giovedì, ottobre 12, 2006

I feel good

Prima o poi doveva succedere. Preparatevi al concerto, qui.

Choosing my confessions

La malinconia spiazza la malvagità. La quale, si rifà viva invadendo lo spazio vitale degli altri. Il problema è quanto salta il limite tra buongusto e buonsenso. E si piscia fuori dal vaso. Stamattina avrei abbassato al minimo il volume del treno, detto in faccia alla vecchia di smetterla di spettegolare, invocato la punizione divina sui due cinquantenni sbavosi per la tizia-fighetta-pettoruta seduta di fronte a loro.

Poi sono sceso, ho camminato lungo la banchina e ho ringraziato Dio per una nuova giornata in cui stiracchiarmi, mettermi in ginocchio, fare colazione e farmi sorprendere dalla vita.

L'alba delle tastiere viventi

Il mondo rotola un passo più in là, qui.

mercoledì, ottobre 11, 2006

Maggio 1939

Marte è ostile. Rigido. Si oppone con aliena ostinazione alla irrevocabile conquista della rivoluzione fascista.

Momenti indimenticabili, qua.

Un altro post è andato

Il mio trecentesimo passo me lo dedico, fuggente-storico-disincantato. Grazie a chi parla della poesia e dell'amore, inseguendo la solitudine degli equivoci e la tenzone della penna, qui.

Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati, buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria, ma non avete scorza...

martedì, ottobre 10, 2006

Chindogu

Noi, quella cosa qui, la si è vista molto tempo fa.

Mi chiamo S.A.M.

Si tratta di capire se sia per gioco o per follia. La solidarietà su quattro ruote.
Sei nel traffico, sei in ritardo e lo sai. Non hai fretta, sei uscito presto dall’ufficio. Ma vuoi arrivare a casa in tempo per avere tempo. E quello davanti a te va piano. Troppo piano.
Guardi nervosamente l’orologio. Un occhio alla velocità: 40 km/h. E nessuno davanti alla macchina che ti precede. Indecisione, pazienza, ticchettio sul volante. La mano scende verso il cambio, sfiora la freccia.
No, aspetta.
Adesso basta.
Ancora un attimo.
L’auto davanti alla tua è identica alla tua. Stesso modello, stesso colore. Ti fermi.
C’è un bonus implicito. Una sorta di Sacra Alleanza Monomarca. Non suoni il clacson, perché…tra auto sorelle… non si fa.

lunedì, ottobre 09, 2006

Alele cicatonga

Questo post fissa, definitivamente, quello che c'era da dire sull'argomento.

ps: per la cronaca potrebbe essere utile all'evoluzione della specie anche il link a una vecchia discussione sul forum, su quale sia la migliore canzone da viaggio. Arriviamo un po' tardi ma l'argomento mi sembra pulsante. Qua.

In un mondo che / 2

Piccolo aggiornamento sul tema. Cosa cambia, Irpef pfarlando, qua.

In mezzo c'è ancora spazio

Si avvicina un altro traguardo e prendo spunto da questa cosa qui per iniziare a fare un bilancio: quando un giorno è un giorno-da-blog- e quando non lo è? O meglio, succede anche a voi di avere un sacco di tempo libero e non postare una ciccalippa (citazione dotta) e non avere un secondo per pensare ma avere la testa piena di parole? E in questo caso cosa fate: mettete in cascina o producete a raffica? Collezionate le esperienze in vista del blog o vi cadono addosso i post-già-fatti? C'è una cartella con dentro il già scritto o viaggiate con dei foglietti in tasca come-mi-ha-insegnato-il-mio-amico-Adriano? Ieri ho visto un'amica con una borsa promozionale. Rossa. Una scritta sola, in piccolo, in bianco. "Io sono una scrittrice. Perchè no?".
In effetti, credo valga anche per il blog. Prima che ci fosse, queste cose qua non le scrivevo. Le pensavo, ma diverse. Le notavo, ma non così. Molte le dicevo, ma non tutte.
Adesso - in ogni caso -
è un'altra

storia.

Made in osteria

Ci sono storie che ti riconciliano con il lavoro, il futuro, l'essere italiano. Come questa qua.
Lasciamoci alle spalle Lapo e le sue felpe. Innamoriamoci dei colori e delle cose solide, qui.

La cosa più divertente è dove la vendono a Lecco. Troppo avanti.