Nonostante il riposo, la stanchezza c'è. Restano da archiviare alcune parole della giornata.
Per andare a rileggerle, tra chissaquando...
Il testo di Lorenzo ascoltato sotto la pioggia, in superstrada, mi aiuta a fare sintesi:
Tu mi hai guardato con l'occhio di chi vuole, io non mi feci pregare di più sentii un CALORE battermi nel petto dissi "stavolta non riparto più!" Poi ti mostrai le FOTO dei miei viaggi ti raccontai di un popolo lontano...I giorni pesano se sono vuoti quei giorni invece volavano LEGGERI le nostre ombre divennero una sopra l'asfalto e sopra tutti i muri. Io sono una valigia e giro di stazione in stazione in molti mi trasportano ma in pochi hanno la COMBINAZIONE. Ma chi l'avrebbe detto che la vita mi sorprendeva come hai fatto TU. Tu mi hai insegnato ad amare la mattina, il pane caldo e la malinconia, i piedi gelidi sotto al lenzuolo e che il successo non fa compagnia. Non vi dirò come finisce la storia anche perchè non è finita mai. Se scorre un fiume dentro ad ogni cuore ARRIVEREMO AL MARE PRIMA O POI.Resta la sensazione, calda e avvolgente, di sentirsi a casa, protetti.
Nel buio - con la pioggia sopra - ho detto grazie per
la storia che siamo.