Giro, aspettando domani
Un ciclista lo vedi dal coraggio...*
Tutto, potevamo aspettarci. Che non avrebbero varato la riforma della giustizia; che non avrebbero costruito il ponte di Messina; che non avrebbero tagliato le tasse; che non avrebbero privatizzato la Rai; né incarcerato una parte consistente dell’opposizione; che ci sarebbe piombato tra capo e collo un Berlusconi bis; che potessero nominare portavoce Elisabetta Gardini; che Gianfranco Fini avrebbe potuto fare il ministro; facendo presente solo che lo fa degli Esteri. Potevamo aspettarci veramente di tutto. Che Follini si sarebbe scavato un suo ruolo; che Storace si sarebbe occupato della nostra salute; che Taormina avrebbe continuato a rompere i coglioni nostri; e degli altri; che avrebbero avuto la diabolica abilità di mettersi contro anche Billè; che ce ne vuole; e che avrebbero perso le elezioni; poi delle altre; poi altre ancora; sempre dicendo che si trattava di amministrative. Potevamo aspettarci la pace con Fazio; la guerra con Confindustria; l’armistizio col Sud e l’intervento in Iraq inteso nel senso, unico al mondo, di quasi guerra ma non belligerata. Tutto potevamo aspettarci, meno che il Milan diventasse come l’Inter.
Avanza il tempo, si alza la voce. Immagini e suoni
Mi faccio promotore di una battaglia per l'acqua dal rubinetto. Di casa.
Fantasticare sulla spiaggia
Repubblica: Il prossimo referendum pone quesiti specifici. Perché astenersi?