niño

venerdì, dicembre 01, 2006

Ogni tanto

La notizia - qua - e il suo commento più migliore, grazie a Tempi:

Posto che Zero ha sorpreso anche noi, che in fondo abbiamo sempre avuto il sospetto che lui gay ci fosse per davvero; e posto che noi però gli etero non li discriminiamo, anzi li consideriamo alla medesima nostra stregua, proprio come i cattolici; e posto che a noi Renato ci piace sia vestito sia travestito; posto tutto ciò, dobbiamo sgridare l’Arcigay: mica si può boicottare tutti i finti froci d’Italia. E se per ritorsione l’Arcimaschio boicottasse i finti calderoli? O i veri grillini? O i cecchi paoni? E poi, quante storie. Mica vi dispiacerà, ogni tanto, prenderla in quel posto anche voi.

Felice piede anche a te

Balla che ti passa, qui.

Update: il gioco è trovare il proprio ruolo, qua.

giovedì, novembre 30, 2006

Ottavina lunga

Perduto nel silenzio del tempo
devasto lo spigolo dei sensi
la porta è quella
ma non so dove conduce
la stanza, a chi pensa
- insistente premura -
l’amato
quando è solo?

Dalla finestra delle parole
si vedono movimenti ondilinei:
mi affaccio per raccontare una storia
la sua,
che ancora non è.
Mi convinco che il passo non farà male
e sfrutto l’attesa per offrire gesti,
che soggiacciono invitanti.
La notte riflette
il mio sospiro e qualcosa di più,
ma l’attenzione è femmina
-------------------non dimentica non gretta
e tutto modifica
nel sollievo dell’abbraccio.


[musica aquì]

Mani che parlano

Tutti dobbiamo impegnarci per un rinnovato servizio all’uomo e per la difesa della vita umana, di ogni vita umana. Abbiamo profondamente a cuore la pace in Medio Oriente, dove nostro Signore ha vissuto, ha sofferto, è morto ed è risorto, e dove vive, da tanti secoli, una moltitudine di fratelli cristiani. Desideriamo ardentemente che la pace sia ristabilita su quella terra, che si rafforzi la coesistenza cordiale tra le sue diverse popolazioni, tra le Chiese e le diverse religioni che vi si trovano. A questo fine, incoraggiamo a stabilire rapporti più stretti tra i cristiani e un dialogo interreligioso autentico e leale, per combattere ogni forma di violenza e di discriminazione.

Benedetto XVI e Bartolomeo I - dichiarazione congiunta *

Ottavina impura

Confluenze tipiche
di un’età dispersa
sono i passi e le maniche
che fanno l’aria tersa
tra me e te, sporadiche
disinvoltudini asincrone
sfaccendate e baritone.

Ho voluto nel ciclotrone
del cuore fatto a pezzettini
dirti che ci sono, buffone
senza ritegno né altri fini
canto la mia canzone
lascio che siano altri
a dimostrarsi scaltri.

Balsamo

Del tutto ignari della nostra esistenza
voi navigate nei cieli aperti dei nostri limiti,
e delle nostre squallide ferite
voi fate un balsamo per le labbra di Dio.
Non vi è da parte nostra conoscenza degli angeli,
né gli angeli conosceranno mai il nostro martirio,
ma c'è una linea di infelicità come di un uragano
che separa noi dalla vostra siepe.
Voi entrate nell'uragano dell'universo
come coloro che si gettano nell'inferno
e trovano il tremolo sospiro
di chi sta per morire
e di chi sta per nascere.


da "La carne degli angeli" - Alda Merini

mercoledì, novembre 29, 2006

Della montagna e della vita

Il dibattito sull'eutanasia vive di fughe in avanti e notizie nascoste, tipo questa.

Persone libere

È compito delle Autorità civili in ogni Paese democratico garantire la libertà effettiva di tutti i credenti e permettere loro di organizzare liberamente la vita della propria comunità religiosa.

Ovviamente, mi auguro che i credenti, a qualsiasi comunità religiosa appartengano, continuino a beneficiare di tali diritti, nella certezza che la libertà religiosa è una espressione fondamentale della libertà umana e che la presenza attiva delle religioni nella società è un fattore di progresso e di arricchimento per tutti.

Ciò implica, certo, che le religioni per parte loro non cerchino di esercitare direttamente un potere politico, poiché a questo non sono chiamate e, in particolare, che rinuncino assolutamente a giustificare il ricorso alla violenza come espressione legittima della pratica religiosa. [Benedetto XVI, discorso al Corpo diplomatico turco, ieri]

Segue, qua.

Ma va?

L'acqua riscaldata qui.

martedì, novembre 28, 2006

Ottavina bassa

Cliccare per leggere. La poesia viene da un'idea di Silvio Muccino. La musica da una di Fabio Volo. Si preme qui (tasto dx, altra finestra) e si legge qua sotto. Ci si lascia andare, alle parole e a qualcosa di più.

In mezzo c'è Itaca

Se per Itaca volgi il tuo viaggio,
fa voti che ti sia lunga la via,
e colma di vicende e conoscenze.
Non temere i Lestrìgoni e i Ciclopi
o Posidone incollerito: mai
troverai tali mostri sulla via
se resta il tuo pensiero alto, e squisita
è l’emozione che ti tocca il cuore
e il corpo. Né Lestrìgoni o Ciclopi
nè Posidone asprigno incontrerai,
se non li rechi dentro, nel tuo cuore,
se non li drizza il cuore innanzi a te.
Fa voti che ti sia lunga la via.

E siano tanti i mattini d’estate
che ti vedano entrare (e con che gioia
allegra!) in porti sconosciuti prima.
Fa scalo negli empori dei Fenici
per acquistare bella mercanzia,
madrepore e coralli, ebani e ambre,
voluttuosi aromi d’ogni sorta,
quanti più vuoi voluttuosi aromi.
Récati in molte città d’Egitto,
a imparare, imparare dai sapienti.

Itaca tieni sempre nella mente.
La tua sorte ti segna quell’approdo.
Ma non precipitare il tuo viaggio.
Meglio che duri molti anni, che vecchio
tu finalmente attracchi all’isoletta,
ricco di quanto guadagnasti in via,
senza aspettare che ti dia ricchezze,
Itaca t’ha donato il bel viaggio.

Senza di lei non ti mettevi in via.
Nulla ha da darti più.

E se la ritrovi povera, Itaca non t’ha illuso.
reduce così saggio, così esperto,
avrai capito che vuol dire un’Itaca.

[Costantino Kavafis*]

Occhi che respirano

Inizia il viaggio del Santo Padre in Turchia, qualcosa in più qui.

lunedì, novembre 27, 2006

Mi sento in giro

Un crescendo virtuoso che soppalca – per un attimo – i pensieri di oggi e fa spazio alla vita di domani. È bastato un giro, il solito loop tra i blog, per rendersi conto di quanta potenza si riservi ancora oggi la parola. Per esprimere o per tentare di farlo. Per essere giusta al momento sbagliato. Quando fa più male ma anche quando sale. Fino al cuore, fino alla testa. Vuota e piena allo stesso tempo. Troppo spostata in avanti per cogliere fino in fondo il senso di un passo fatto oggi. Ma mai rivolta al passato. Che è già su un libro – o forse buono per un blog – ma mai è motivo di tristezza. Forse va bene per suggerire un dettaglio, un nome, un sogno. Ma poco si adatta a una speranza che è compressa, potenz-iale (nel senso di potenza-iniziale), in-espressa (nel senso di inizialmente poco espressa). A volte mi commuove, questo cerchio che avanza a ritmo concentrico. Ma mi ritma il tappeto muscolare del cuore, mi pompa desideri umani – carnali/bestiali – e mi sostiene lo sguardo atte-ndente. Nel senso di attesa sorprendente.

Uomini

Il calcio e l'umanità di un fermoimmagine, qua.

Si inizia così

What's this life for? Here.